Svezia
La Svezia è una monarchia costituzionale e una repubblica parlamentare con un capo di governo (il primo ministro) e un capo di Stato (il re). Il governo esercita il potere esecutivo. Il potere legislativo è conferito al Parlamento, costituito da un'unica camera. La Svezia è uno Stato unitario, diviso in 20 contee e in 290 comuni.
IVA
25%
CIT
20,6%
SSC
31,4%
CIT = Corporate Income Tax - corrispondente all'IRPEG
SSC = Social Security Contribution - corrispondente alla Contribuzione Sociale (Dipendente + Datore di Lavoro)
Economia
Nel 2020 i settori più importanti dell'economia svedese sono stati l’amministrazione pubblica, la difesa, l'istruzione, la sanità e l'assistenza sociale (21,6%), l’industria (17,1%) e il commercio all’ingrosso e al dettaglio, i trasporti, i servizi alberghieri e di ristorazione (16,6%).
La Svezia ha esportato per il 52% all'interno dell'UE: Germania 11%, Danimarca 8% e Finlandia 7%; nei paesi extra-UE ha esportato invece per l'11% in Norvegia e per il 7% negli Stati Uniti.
Per quanto riguarda le importazioni, il 68% proviene dai paesi dell'UE (Germania 18%, Paesi Bassi 10% e Danimarca 7%); dai paesi extra-UE la Svezia ha importato invece per il 9% dalla Norvegia e per il 6% dalla Cina.
Fiscalità
La tassazione delle persone fisiche
Le persone fisiche residenti (o con un soggiorno permanente in Svezia o un collegamento significativo con la Svezia secondo la specifica normativa svedese) sono tassate secondo il principio del worldwide income mentre le persone non residenti sono tassate esclusivamente sul reddito di fonte svedese, comprese le pensioni e alcune plusvalenze.
Le persone fisiche residenti sono soggette a una tassazione statale e municipale sul proprio reddito. L’imposta statale sul reddito è pari al 20% oltre una soglia che viene calcolata annualmente (nel 2021 è di 523.200 corone svedesi). L’imposta municipale varia da comune a comune, ma mediamente si attesta sul 32,27%.
I non residenti che lavorano in Svezia per un datore di lavoro svedese o un datore di lavoro straniero con una stabile organizzazione (permanent establishment, PE) in Svezia sono tassati alla fonte con un'aliquota fissa del 25%. La stessa aliquota si applica quando una pensione è pagata da una fonte svedese a una persona non residente in Svezia.
I soggetti non residenti che lavorano in Svezia per un datore di lavoro non svedese senza una stabile organizzazione sono soggetti a imposta in Svezia se il beneficiario del lavoro del dipendente è una società svedese sotto la cui gestione viene svolta l’attività. L'aliquota fiscale è anche in questo caso del 25%. Si applica un'eccezione se i dipendenti lavorano in Svezia per meno di 15 giorni consecutivi e meno di 45 giorni in totale durante un anno solare.
I residenti svedesi che sono stati assegnati a lavorare all'estero o che hanno iniziato un'attività lavorativa all'estero con una durata prevista di almeno sei mesi non sono soggetti in Svezia alle imposte sul reddito derivante da tale impiego, a condizione che il reddito sia tassato nel Paese di occupazione e l'individuo non trascorra più di sei giorni al mese o un massimo di 72 giorni per un periodo di 12 mesi in Svezia. Qualsiasi reddito non tassato nel Paese in cui viene esercitata l’attività lavorativa è normalmente tassato in Svezia. Se il reddito è esente da tassazione nel Paese in cui si svolge l’attività lavorativa ai sensi della legislazione nazionale, il reddito può essere esente da tassazione in Svezia se il soggiorno all'estero dura almeno un anno.
Redditi da capitale
In generale, i redditi da capitale e le plusvalenze sono tassati a un'aliquota del 30%. In particolare, tutti i redditi correnti derivanti da risparmi bancari, strumenti finanziari, crediti di varia natura, plusvalenze, dividendi e utili ricevuti da soggetti residenti sono tassabili come redditi da capitale in capo ai soggetti residenti. Sono inoltre imponibili gli interessi attivi, gli utili sulla vendita di azioni e proprietà private e gli affitti derivanti dalla locazione di immobili o appartamenti.
Le persone non residenti sono tassate sulle plusvalenze svedesi.
Deduzioni e detrazioni
In linea di principio, tutte le spese sostenute durante l'adempimento del contratto di lavoro sono deducibili (ad es. spese di viaggio, spese automobilistiche, indennità di soggiorno). È deducibile solo la parte del costo superiore a 11.000 corone svedesi ed è necessario che siano soddisfatti alcuni specifici requisiti. Gli oneri previdenziali obbligatori per i dipendenti del Paese di origine sono deducibili.
I premi dell'assicurazione pensionistica personale e i contributi ai conti di risparmio pensionistico vincolati sono deducibili entro certi limiti, ma solo se il dipendente non è incluso in un piano pensionistico aziendale finanziato dal datore di lavoro.
Per le persone fisiche la data di presentazione della dichiarazione fiscale è normalmente il 2 maggio dell'anno successivo all'anno solare, o il lunedì successivo se il 2 maggio cade di sabato o di domenica. Possono essere concesse delle deroghe in casi specifici e motivati.
La contribuzione sociale
I datori di lavoro versano i contributi previdenziali svedesi a loro carico sui compensi corrisposti ai dipendenti coperti dal sistema previdenziale svedese.
I contributi previdenziali sono calcolati con un'aliquota pari al 31,42% della retribuzione totale imponibile (senza tetto) in contanti e in natura pagata da un datore di lavoro svedese o da un datore di lavoro straniero con una stabile organizzazione in Svezia. I datori di lavoro stranieri che non hanno una Stabile Organizzazione in Svezia devono registrarsi per il pagamento dei contributi previdenziali o possono stipulare un accordo con il dipendente affinché il dipendente paghi e riporti i contributi su base mensile in un'apposita dichiarazione. Si applicano tariffe diverse a seconda della soluzione utilizzata.
Una quota pensionistica del 7% del reddito da lavoro lordo, fino a SEK 599.250 (ovvero una commissione massima di SEK 49.938), è a carico del dipendente, ma la commissione è normalmente interamente deducibile dalle imposte sui redditi del dipendente (ovvero il costo effettivo per il dipendente è normalmente nullo).
La tassazione delle persone giuridiche
Le persone giuridiche residenti sono soggette all'imposta sui redditi ovunque generati, a meno che non si applichino trattati fiscali o esenzioni speciali.
I soggetti non residenti sono tassati sul reddito che si ritiene abbia la sua fonte in Svezia.
Il reddito imponibile è soggetto all'imposta sulle società con un'aliquota fissa del 20,6% . L’aliquota si è ridotta gradualmente negli ultimi anni: dal 1° gennaio 2019 fino al 31 dicembre 2020 l’aliquota era infatti pari al 21,4%, mentre per gli anni precedenti (dal 2013) pari al 22%. Non sono previste imposte municipali o locali sul reddito.
I dividendi e le plusvalenze su azioni detenute per scopi commerciali sono esenti da imposta. Un'azione è ammessa all'esenzione se non è negoziata su un mercato o se il proprietario detiene più del 10 % dei diritti di voto o se per altri motivi è considerata detenuta per scopi commerciali.
Non è prevista una disciplina della Thin capitalization ai fini fiscali.
Per quanto riguarda la disciplina della Direttiva Anti-elusione (ATAD) dell'Unione Europea e del progetto Base Erosion and Profit Shifting (BEPS), dal 1° gennaio 2020 sono entrate in vigore le nuove regole di disallineamento da ibridi che si applicano a partire dagli esercizi che iniziano dopo il 31 dicembre 2019.
Un gruppo multinazionale con una società madre svedese, con un fatturato annuo di consolidamento del gruppo superiore a 7 miliardi di corone svedesi, deve, entro 12 mesi dalla chiusura dell'esercizio finanziario, presentare all’Amministrazione fiscale un rapporto (Country-by-Country reporting) contenente tutta una serie di dati sulla propria attività per ciascuna giurisdizione fiscale in cui opera il gruppo.
Le disposizioni interne in tema di Controlled foreign companies (CFC) mirano a tassare azionisti residenti in Svezia per partecipazioni in soggetti esteri a bassa tassazione, sulla base della quota di proprietà del reddito della CFC.
Imposta sul Valore Aggiunto
Il sistema Iva svedese è armonizzato con le norme dell'Unione europea (Ue). L'aliquota generale del 25% è applicabile alla maggior parte delle operazioni soggette all’imposta, ma sussistono anche aliquote ridotte del 12% e del 6% per la vendita di alcuni beni e per alcune tipologie di servizi. Vi sono inoltre operazioni esenti, come alcuni servizi finanziari e assicurativi.
Le dichiarazioni Iva devono essere presentate:
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mensilmente se il fatturato imponibile stimato supera i 40 milioni di corone svedesi (SEK)
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trimestralmente se il fatturato imponibile è inferiore a 40 milioni di corone svedesi, ma con la facoltà di scegliere la presentazione su base mensile
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annualmente se il fatturato imponibile è inferiore a 1 milione di corone svedesi, ma con la facoltà di scegliere la presentazione su base trimestrale o mensile.
LA NOSTRA PRESENZA IN SVEZIA
La nostre sede di Stoccolma può contare sul supporto di uno studio di Commercialisti e Revisori fondato nel 2000 composto da 2 Partners oltre a uno staff di 15 persone che operano quotidianamente negli ambiti della revisione, elaborazione delle buste paga, contabilità, assistenza fiscale e compliance.